EN ISO 14119:2024 – Dispositivi di interblocco associati ai ripari
Tabella dei Contenuti
La EN ISO 14119:2024 – Safety of machinery: Interlocking devices associated with guards aggiorna la precedente edizione del 2013 e rappresenta oggi un riferimento fondamentale per la conformità CE ai sensi della Direttiva Macchine 2006/42/CE (e in prospettiva del Regolamento Macchine UE 2027/1230).
Definisce i principi per progettare, selezionare e installare i dispositivi di interblocco che garantiscono un accesso sicuro alle zone pericolose e impediscono l’avviamento non intenzionale delle macchine.
La norma è pienamente allineata con la ISO 12100, la ISO 13849-1 e la IEC 62061, integrando gli aspetti di sicurezza funzionale e meccanica.
Qual è l'obiettivo della EN ISO 14119:2024?
L’obiettivo della EN ISO 14119:2024 è definire regole e criteri univoci per la progettazione e l’utilizzo dei dispositivi di interblocco associati ai ripari, riducendo il rischio di manomissione e garantendo un comportamento sicuro anche in condizioni anomale.
L’aggiornamento introduce una nuova classificazione dei dispositivi, requisiti più stringenti per prevenire il bypass intenzionale e il riconoscimento ufficiale dei sistemi a chiave intrappolata (Tipo 5) come categoria autonoma.
Tipologie di dispositivi e requisiti principali
La norma suddivide i dispositivi di interblocco in cinque tipologie principali:
- Meccanici con attuatore non codificato
- Meccanici codificati
- Senza contatto (sensori)
- Con blocco elettromeccanico
- A chiave intrappolata
La scelta dipende dal risultato della valutazione dei rischi e dal livello di sicurezza richiesto (PL o SIL).
La revisione 2024 introduce criteri più rigorosi per ridurre la possibilità di manomissione, includendo:
- Corretta installazione e codifica del dispositivo
- Apertura positiva dei contatti di sicurezza
- Valutazione specifica del rischio di manomissione
- Eventuali misure aggiuntive come diagnosi di stato, ridondanza o ritardo al riavvio
Sistemi a chiave intrappolata (Tipo 5): un nuovo standard per la sicurezza sequenziale
L’Allegato K introduce ufficialmente il Tipo 5 – Sistemi a chiave intrappolata, basati su una sequenza di sicurezza controllata: la chiave può essere estratta solo quando la macchina si trova in una condizione sicura, e deve essere reinserita per consentirne il riavvio. Questo principio garantisce che l’accesso ai ripari e il ripristino del funzionamento non possano avvenire in modo errato o anticipato.
I requisiti tecnici fondamentali per i sistemi a chiave intrappolata includono:
- Forza di ritenzione minima: 250 N
- Resistenza meccanica: 5 Nm senza perdita di funzione
- Codifica univoca e non intercambiabile
- Rilascio chiave solo a energia isolata
- Durabilità nel tempo, anche in ambienti gravosi
Queste caratteristiche rendono i sistemi a chiave intrappolata particolarmente adatti a impianti complessi o con più sorgenti di energia, dove è necessario un controllo fisico della sequenza operativa.
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Vantaggi e applicazioni
I sistemi a chiave intrappolata offrono un controllo sequenziale affidabile e indipendente dai sistemi elettronici, ideale per linee produttive complesse, robotiche o con accessi multipli. Consentono di isolare fisicamente le funzioni pericolose, assicurando la tracciabilità delle operazioni e la prevenzione di errori umani.
In configurazioni progettate e integrate correttamente garantiscono un’elevata sicurezza funzionale, manutenzione minima e una conformità verificabile secondo le normative europee.
Requisiti di controllo e manutenzione
Il Capitolo 9 della EN ISO 14119:2024 stabilisce prescrizioni specifiche per i sistemi di controllo:
- Monitoraggio dei guasti e test periodici degli interblocchi
- Frequenza delle prove proporzionata al livello di prestazione richiesto
- Blocco dell’avvio se i test non vengono eseguiti
- Nei sistemi a chiave intrappolata, verifica anche della parte meccanica e reset controllato, per evitare che la chiave venga liberata prima del ripristino della condizione sicura
Queste caratteristiche rendono i sistemi a chiave intrappolata particolarmente adatti a impianti complessi o con più sorgenti di energia, dove è necessario un controllo fisico della sequenza operativa.
Impatti pratici per costruttori e utilizzatori
L’aggiornamento della EN ISO 14119 impone una revisione delle specifiche di sicurezza nei progetti di macchine nuove e può richiedere la riclassificazione dei dispositivi esistenti.
Una valutazione preliminare secondo i requisiti 2024 consente di anticipare eventuali adeguamenti e garantire la continuità della conformità CE in vista dell’entrata in vigore del nuovo Regolamento Macchine UE.
Requisiti di controllo e manutenzione
La norma incoraggia un approccio integrato e sistemico alla sicurezza. Tra le buone pratiche principali:
- Analisi del rischio approfondita per identificare il tipo di dispositivo più idoneo
- Gestione delle chiavi con codifica univoca e tracciabilità
- Materiali e costruzioni resistenti a urti, vibrazioni e corrosione
- Manutenzione pianificata con test periodici e segnalazioni automatiche
- Integrazione coerente con l’architettura SRP/CS secondo ISO 13849-1 o IEC 62061
- Protezione da manomissioni tramite componenti schermati e accessi protetti
Conclusioni
Con la pubblicazione della EN ISO 14119:2024, il quadro normativo europeo sulla sicurezza delle macchine si rafforza ulteriormente, integrando logiche di sicurezza funzionale e progettazione meccanica.
L’introduzione dei dispositivi a chiave intrappolata (Tipo 5) stabilisce un nuovo livello di affidabilità per la protezione degli operatori e la prevenzione degli errori umani.
LAS supporta costruttori e integratori nell’applicazione coerente della norma, offrendo soluzioni certificate e consulenza tecnica specializzata per garantire la piena conformità ai requisiti di sicurezza e alle direttive europee.

